Nate per trasmettere malattie

Si tratta di piccoli aracnidi marroni o grigi non dotati di ali ma capaci di arrampicarsi con velocità e destrezza su piante e animali. Molte specie di zecche sono in grado di infestare gli animali e l’uomo, dato che non sono parassiti ospite specifici. Vivono generalmente nei prati e nei boschi, aggredendo i loro ospiti mentre passeggiano all’aperto. Una volta raggiunta  la preda si fissano alla sua pelle mediante una sorta di rostro e iniziano a succhiarne il sangue, fino a triplicare le loro dimensioni: in 5-6 giorni una zecca può raggiungere la grandezza di un fagiolo.

Reperire le zecche sul corpo di cani e gatti è semplice: accarezzandoli si percepiscono piccoli rilievi cutanei duri e rotondeggianti che ad una attenta osservazione risultano dotati di zampe.

Come sono fatte

Apparato boccale

Costituito da rostro o ipostoma (impari, dentato), da due cheliceri e due pedipalpi. I pedipalpi hanno funzione tattile e permettono alla zecca di “scegliere” la sede del morso. I cheliceri, che terminano con degli uncini, vengono infissi nel derma come arpioni e in seguito, grazie alla retrazione muscolare, aiutano la zecca a spingere il suo ipostoma nella cute dell’ospite. Le numerose dentellature retrograde dell’ipostoma ne favoriscono l’adesione. Le Zecche possono essere differenziate in base alla lunghezza del rostro, che può essere lungo o corto.

Corpo

Superficie dorsale: è dotata di uno scudo dorsale, più sviluppato nel maschio. Quest’ultimo non può espandersi come nella femmina di conseguenza è facilmente riconoscibile la zecca femmina in quanto dopo il pasto si rigonfia di sangue tanto da raggiungere forme e dimensioni di un fagiolo verdastro.

Superficie ventrale

Presenta un orifizio genitale, un orifizio anale, due fori respiratori.

Zampe

Le zampe sono formate da sei segmenti, denominati coxa, trocantere, femore, ginocchio, tibia, metatarso e tarso. Il primo tarso ospita l’organo chemosensoriale di Haller, sensibile alle vibrazioni e alla CO2 e importante nella ricerca di un ospite di passaggio.

Ecologia del parassita

Le Zecche sono ectoparassiti temporanei, a differenza delle zanzare che sono parassiti intermittenti. Alternano una fase di vita libera (nell’ambiente) a una fase di vita parassitaria (sull’animale).

Vita libera

  • Zecca domestica endofila:

Rhiphicephalus sanguineus (tutti gli stadi possono essere presenti nell’ambiente del cane: canile, pavimento, pareti ecc.). • Zecca esofila: Ixodes ricinusDermacentor reticulatus (tutti gli stadi possono essere presenti in foreste, boschi, aiuole, terreni incolti, giardini pubblici e parchi, valli ecc.).

Variazioni delle condizioni climatiche
Affianco al biotipo, le condizioni climatiche, in particolare la temperatura e il grado di umidità, giocano un ruolo importante nel prevalere di una particolare specie.

  • Zecche igrofile: prediligono l’umidità, sono suscettibili al caldo e al secco. È il caso di Ixodes ricinus e Dermacentor reticulatus.
  • Zecche xerofile: vivono in aree calde e sono suscettibili al gelo. È il caso di Rhiphicephalus sanguineus.

Quando le condizioni non sono più favorevoli alla loro attività, le Zecche entrano in uno stadio di diapausa, come nel periodo invernale o nella stagione secca. L’attività ricomincia nuovamente in funzione della stagione, con un picco durante la primavera o l’estate. Ciò non esclude un’attività invernale, anche se solo temporanea, quando il clima diviene più mite.

Vita parassitaria

Scelta della sede del pasto

Una volta sull’ospite, la zecca si sposta in cerca di una zona ideale per nutrirsi. Si tratta in genere di aree a cute sottile come orecchie, superficie interna degli arti, scroto, mammelle ecc. Per localizzare il loro ospite, le Zecche si affidano a calore, odore, vista e infine contatto.

Nutrizione

Tutti gli stadi vitali si nutrono: larve, ninfe e adulti. • Penetrazione dell’ipostoma (pungiglione): • Secrezione del cemento: il cemento è formato da glicoproteine che polimerizzano a contatto con l’aria, creando una resina che sigilla l’ipostoma nella sua sede di penetrazione. • Pasto: dura in media da 4 a 7 giorni, è più corto per le larve e le ninfe. • Ovodeposizione: le uova vengono deposte al suolo. Sono unite tra loro e protette da una cera lipidica; vengono deposte circa 3000-10.000 uova per deposizione. L’ovodeposizione avviene sempre al suolo. La deposizione dura uno o due giorni e termina con la morte della femmina.

Quali i problemi
Le zecche possono causare disturbi di vario genere, dall’anemia grave a fenomeni edematosi e pruriginosi nei punti d’inoculo. La conseguenza più grave anche nell’uomo, specie se si ha un contatto prolungato con il parassita, resta l’inoculazione e la trasmissione di molteplici  microrganismi responsabili di gravi malattieNaturalmente anche in questo caso i cuccioli ed i gattini, che hanno difese immunitarie meno consolidate rispetto agli adulti, subiscono i danni più gravi.

Ruolo patogeno diretto

  • Azione spogliatrice Ogni femmina ingerisce da 2 a 4 cm3 di sangue.
  • Attività meccanica ed enzimatica Nella sede di attacco della zecca si verifica una reazione infiammatoria, associata a una grave lesione della pelle che può esitare in veri e propri granulomi di diversi cm di dimensione. La ferita può complicarsi. Più frequentemente, la rimozione della zecca senza che venga asportato in maniera completa anche l’ipostoma (pungiglione) induce la formazione di un granuloma infiammatorio che può permanere per molte settimane. Attività tossica Alcune Zecche possono inoculare glicoproteine salivari che sono vere e proprie tossine. La maggior parte di queste agisce sui recettori nervosi e può provocare una paralisi nell’ospite.

Ruolo patogeno indiretto
In medicina veterinaria le Zecche sono, tra gli artropodi, i vettori più importanti, a differenza della medicina umana dove giocano un ruolo predominante zanzare e moscerini. Affinché la zecca divenga un vettore, la trasmissione dell’agente patogeno deve avvenire attraverso il pasto di sangue su un animale infetto.
Inoltre bisogna sapere che GLI AGENTI PATOGENI VENGONO TRASMESSI SOLO 48 ORE DOPO L’INIZIO DEL PASTO DI SANGUE.

Nel cane le malattie più importanti trasmissibili sono:

  • La Piroplasmosi o Babesiosi, che si manifesta con febbre, apatia, dolori diffusi, emolisi e urine di colore marrone scuro. Malattia non sempre facilmente curabile, specie se colpisce i cuccioli.
  • L’Ehrlichiosi, un’affezione subdola che nei casi acuti provoca febbre, anemia, emorragie (soprattutto dal naso) e un malessere generale.
  • L’Hepatozoonosi, malattia capace di determinare zoppie, dolori muscolari, uveite e un progressivo peggioramento delle condizioni generali di salute.

Nel gatto, oltre che nel cane, può comparire l’emobartonellosi, una malattia, responsabile di anemia e danni al fegato.

Gravi malattie possono colpire anche l’uomo.

Le più diffuse sono:

  • La borreliosi o malattia di Lyme, una grave affezione che si manifesta con febbre, edema e dolori articolari, epatite e problemi renali. Nell’uomo è caratterizzata da tre fasi: si hanno inizialmente febbre e anoressia, poi problemi alle articolazioni e infine problemi respiratori e neurologici.
  • La Febbre Q la cui trasmissione avviene per ingestione o inalazione di materiale contaminato da una zecca infetta, si presenta con febbre, cefalea, anoressia e malessere generale.
  • La Febbre bottonosa che  si manifesta con febbre, cefalea e un esantema maculopapuloso che, di solito, riguarda il palmo delle mani e le piante dei piedi.

SI POSSONO PROTEGGERE AGENDO SU PIÙ FRONTI

Un principio attivo, le cui proprietà sono da tempo apprezzate, è il Fipronil, che oltre a provvedere a una prima eliminazione di pulci e zecche, continua a svolgere la sua azione antiparassitaria per almeno 30 giorni. Questa molecola ha il vantaggio di agire rapidamente tramite contatto diretto del parassita con la cute e il mantello dell’animale trattato. Così facendo, elimina le zecche entro 48h, prima che queste possano trasmettere malattie inoltre, concentrandosi nelle ghiandole sebacee annesse ai peli, che fungono da deposito, viene rilasciato naturalmente e a lungo, con le secrezioni ghiandolari, resistendo anche a bagni e a lavaggi con shampoo medicati.

L’assenza di effetti collaterali nel cane o nel gatto, ne garantisce l’utilizzo anche nelle femmine in gravidanza o in allattamento e nei cuccioli e gattini.